Label: El Gallo Rojo Records
Source: Giacomo Papetti
Three Branches è un no-leader trio dall'organico inusuale, formato da tre affermati musicisti del nuovo jazz italiano. “Three branches” (tre rami) è un piccolo gioco di parole che richiama i rami d'albero (tree branches) e al contempo suona come “free branches”, ovvero rami liberi di muoversi, rami sciolti. Anche la musica di questa formazione è una sorta di jeux-de-mots, tra contenuti e forme diverse, fondato su un repertorio di brani originali di tutti i componenti. Tre personalità molto diverse tra loro ma legate da radici comuni, qui in un continuo dialogo contrappuntistico, disegnano situazioni sonore imprevedibili e variegate. Come ramificazioni di un albero in lenta ma continua trasformazione,
reminiscenze folk, improvvisazioni free jazz e insolite sonorità cameristiche si susseguono nel creare una musica che gioca con leggerezza colori diversi, dal pathos impressionista, all’ironia onirica, sino a divertenti ritmi tropicali.
Allora: ci sono un modenese, un cagliaritano e un bresciano.
Anzichè comportarsi come in una tipica barzelletta, questi suonano e basta. Composizioni originali che possono anche far sorridere qua e là, ma non solo.
Suonano tre strumenti di legno, materiale al quale il suono del gruppo deve molto a livello acustico e energetico: l'odore di bosco, la legna che arde, la solida vitalità di un tronco.
Come ramificazioni di un albero in lenta ma continua trasformazione, reminiscenze folk, jazz libero, insolite sonorità cameristiche si susseguono nel creare una musica che gioca con leggerezza colori diversi, dal pathos romantico all’ironia onirica.
Anzichè comportarsi come in una tipica barzelletta, questi suonano e basta. Composizioni originali che possono anche far sorridere qua e là, ma non solo.
Suonano tre strumenti di legno, materiale al quale il suono del gruppo deve molto a livello acustico e energetico: l'odore di bosco, la legna che arde, la solida vitalità di un tronco.
Come ramificazioni di un albero in lenta ma continua trasformazione, reminiscenze folk, jazz libero, insolite sonorità cameristiche si susseguono nel creare una musica che gioca con leggerezza colori diversi, dal pathos romantico all’ironia onirica.
1.Brown 04:06
2.Fresh Flesh 05:28
3.Phrygia 05:33
4.Sacrofano 05:03
5.Gigiù Madama 04:16
6.Oslo 05:28
7.Fellini 05:06
8.Odore di Corriera 06:19
9.Reefing 04:25
10.Kolm 06:30
11.Satolly 05:47
2.Fresh Flesh 05:28
3.Phrygia 05:33
4.Sacrofano 05:03
5.Gigiù Madama 04:16
6.Oslo 05:28
7.Fellini 05:06
8.Odore di Corriera 06:19
9.Reefing 04:25
10.Kolm 06:30
11.Satolly 05:47
Achille Succi - Bass Clarinet
Francesco Saiu - Electric Guitar
Giacomo Papetti – Double Bass