Tuesday, August 7, 2018

Giulia Galliani Mag Collective - Song For Joni (DODICILUNE / IRD 2018)



Prodotto dall'etichetta pugliese Dodicilune, martedì 8 maggio esce - distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store online da Believe Digital - “Song For Joni” del Giulia Galliani Mag Collective. Il disco nasce dall'idea della trentenne cantante toscana di ripercorre e sviluppare la vicinanza della cantautrice canadese Joni Mitchell al jazz. Una rilettura che enfatizza il significato intrinseco dei testi, attraverso la libertà propria del linguaggio jazzistico. Nove brani della Mitchell (Blue, Woodstock, The Jungle Line, Song To A Seagull, A Case Of You, Black Crow, Shadows And Light, My Old Man e All I Want) e "Goodbye Pork Pie Hat" di Charles Mingus, riletti ed eseguiti da Matteo Addabbo (pianoforte, organo hammond), Andrea Mucciarelli (chitarra), Giovanni Benvenuti (sax), Marco Benedetti (basso e contrabbasso), e Andrea Beninati (batteria, percussioni, violoncello). Ospiti in alcuni brani le voci di Camilla Battaglia, Sara Battaglini, Luca Latini e Olivia Rovai e le corde di Katia Moling, Rachele Odescalchi e Samuele Sapienza con l'arrangiamento di Giovanni Mancini.

«Il progetto nasce in occasione della mia Laurea in Canto Jazz al Conservatorio P. Mascagni di Livorno sotto la supervisione del maestro Mauro Grossi. Avevo sempre desiderato analizzare i primi anni di carriera di Joni Mitchell per trovare nei suoi brani quel filo conduttore che l’aveva portata a collaborare con Pastorius e Mingus e ad avvicinarsi al mondo jazzistico», sottolinea Giulia Galliani. «Ho scelto alcuni brani che per melodia, armonia o anche retorica lirica e musicale fossero più rispetto che delle canzoni folk. Cercando di esaltare queste caratteristiche “nascoste” ho tramutato la lettura analitica in una rilettura musicale, con un'impronta personale che enfatizza il significato intrinseco dei testi, attraverso la libertà propria del linguaggio jazzistico. Dopo la Laurea ho deciso di completare il progetto e registrare un disco formando il MAG Collettive, perché la musica e gli arrangiamenti che erano nati in gruppo mi avevano sorpresa, meravigliata e convinta nonostante Joni Mitchell rimanga una cantante complessa sia vocalmente che per contenuti. Credo davvero che sia un lavoro che meriti di essere ascoltato».

Classe 1988, Giulia Galliani ha studiato all'Istituto Superiore di Studi Musicali Pietro Mascagni di Livorno conseguendo la Laurea in Canto Jazz, seguendo lezioni e workshop con insegnanti di alto livello internazionale come Michele Hendricks, Joey Blake, Theo Bleckmann, Becca Stevens, Diana Torto, Titta Nesti, Maria Pia De Vito, Elisabetta Antonini, Tomasella Calvisi, Mya Fracassini, Dee Alexander e molti altri. Dal 2008 ad oggi ha avuto esperienze in campo professionale come cantante solista e corista in ambito jazz, blues, soul, pop e rock suonando con Francesco Petreni, Mauro Grossi, Giulio Visibelli, Daniele Mencarelli, Matteo Addabbo, Giulio Stracciati, Piero Bronzi, Luca Marianini, Andrea Scognamillo, Franco Fabbrini, Ettore Bonafè, Marcello Faneschi, Bibish Mola, Roberto Nannetti, Valter Poli, Nino Pellegrini, Diego Perugini, Stefano Negri, Mauro Porro, Sergio Corbini, Mariano Di Nunzio. Fa parte della Natural Revolution Orchestra diretta da Fabio Morgera grazie al quale ha avuto la possibilità di suonare con Fabrizio Bosso, Walter Paoli, Piero Borri, Michele Papadia, Francesco Maccianti, Filippo Pedol, Dario Cecchini, Stefano Scalzi, Stefania Scarinzi, Riccardo Galardini, Guido Zorn, Luca Signorini, Renzo Cristiano Telloli, Claudio Giovagnoli, Andrea Melani. Fa parte della New Border Ensamble diretta da Mirco Mariottini, con Giovanni Falzone, Paolo Corsi e Marco Baliani. Ha fatto parte del coro Jubilee Shouters diretto da Gianna Grazzini cantando con Titta Nesti, Daniela Soria, Franco Nesti, Piero Giosuè ecc. ed é stata corista nel tour italiano di Shana Morrison. Fa parte inoltre del Novo Grupo Vocal diretto da Stefania Scarinzi specializzato in musica brasiliana. Dal 2016 è leader del MAG Collective, progetto di stampo jazzistico che vede la partecipazione di Matteo Addabbo, Giovanni Benvenuti, Marco Benedetti, Andrea Mucciarelli e Andrea Beninati. Fa parte del trio "TIB - The in Between" con Franco Fabbrini e Andrea Scognamillo con il quale è coinvolta in una intensa attività concertistica per l'uscita del loro primo album. 

Dal 2012 ha avuto l'occasione di cantare in molti festival europei in qualità di lead vocal cantando con il rapper Ice MC. Ha inciso nel 2014 il suo primo disco come lead vocal "The Never Ending Breakfast" con i Tuna Milk, sempre come lead ha inciso “Visioni in Musica” con Mirco Mariottini. Ha inoltre partecipato ad altri dischi come “New Birth” con La Natural Evolution Orchestra, “Farfavole” di Renzo Rubino, “L'Assalto” con i Passo Gigante, "We Are Back" con i Videodrome, "Ruins" dei T.h.o.m., "Bugiardi Nati” di Matteo Addabbo Organ Trio.

L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 220 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all'estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

Track List
1 - Blue
2 - Woodstock
3 - The Jungle Line
4 - Song To A Seagull
5 - A Case Of You
6 - Black Crow
7 - Goodbye Pork Pie Hat
8 - Shadows And Light
9 - My Old Man
10 - All I Want

All compositions by Joni Mitchell except 7 by Charles Mingus

Personnel
Giulia Galliani - vocals
Giovanni Benvenuti - saxophones
Andrea Mucciarelli - guitar
Matteo Addabbo - piano, hammond
Marco Benedetti - electric/double bass
Andrea Beninati - drums, cello
Sara Battaglini, Camilla Battaglia - vocals (1)
Luca Latini, Olivia Rovai - vocals (7)
Katia Moling - viola (6)
Rachele Odescalchi, Samuele Sapienza - violin (6)
Giovanni Mancini - strings arrangements (1, 6)

Recording Data
Total time 58:13 STEREO DDD
p 2018 DODICILUNE (Italy)
c 2018 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilune.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed405
8033309694054

Produced by Giulia Galliani and Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy
Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it) 
Recorded 12-17 September 2017 at Jambona Lab, Cascina (Pi), Italy 
Mixed 18-20 September 2017 at Jambona Lab, Cascina (Pi), Italy 
Mastered 24 September 2017 at Jambona Lab, Cascina (Pi), Italy 
Sound engineer Antonio Castiello Assistant Aldo De Sanctis
Track 1 recorded by Giovanni Sala at Cantine di Badia Recording Studio, Poggibonsi (Si), Italy
Cover artwork by Diego Gabriele, www.diegogabriele.it
Photos by Giulia Noci
Contact: giuliagalliani88@gmail.com


Francesco Maria Mancarella - Condivisioni (DODICILUNE / IRD 2018)



Prodotto dall'etichetta pugliese Dodicilune nella collana editoriale Controvento, martedì 19 giugno esce - distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store online da Believe Digital - "Condivisioni", primo lavoro discografico del pianista e compositore salentino Francesco Maria Mancarella. Otto brani inediti (Eco Sinfonia, Condivisioni, Due, Fissità, Fiori di Campo, Il fantasma del male, One ed Eco) che si muovono tra musica classica contemporanea e jazz. Mancarella, inventore del "pianoforte che dipinge", è affiancato da Lorenzo Mancarella (clarinetto) e Filippo Scrimieri (beat box). Il brano che dà il titolo all'album è impreziosito anche dalla presenza di Luca Colombo (chitarra), Giorgio Mancarella (basso) e Massimiliano Ingrosso (batteria). La piacevole sorpresa nel disco si riscontra nei tre brani (Eco Sinfonia, Due e Il Fantasma del Male) eseguiti insieme alla Bulgarian National Radio Symphony Orchestra diretta da Christo Pavlov.

Il pianismo flessuoso e le composizioni, intese come processo creativo, evidenziano una musica elegante e suggestiva in cui si afferma una efficace ricerca della melodia e una particolare accuratezza nelle affermazione delle armonie jazz.

Una congiunzione che si alterna talvolta tra concezione primordiale della musica e sofisticazione armonica, tra minimalismo filosofico e pulsione ritmica. Le composizioni pianistiche ricordano vagamente l'impressionismo di Satie e il mondo del jazz ambient ma quando subentra la parte ritmica che celebra l'incontro con la beatbox si aprono al mondo contemporaneo con una dinamicità e una dirompenza che fregia solo i musicisti di razza. Il disco si presenta come un libro da sfogliare. In primo luogo i temi fluidi, aeriformi e dinamici al tempo stesso con una ritmica delicata ma serrata che alterna momenti riflessivi ad attimi caleidoscopici, un clarinetto dal suono inconfondibilmente unico e un pianoforte dai colori cangianti ma sempre netti e profondamente empatici.

Una ricchezza armonica dosata con stile paragonabile ad una panoramica lenta nel linguaggio cinematografico. 

Francesco Mancarella, leccese classe 1990, figlio d’arte, inizia a conoscere la musica tramite i delicati suoni del padre, Nando Mancarella, noto musicista, che lo spronerà nello studio del pianoforte. A otto anni inizia gli studi di pianoforte classico al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce riscontrando una particolare predisposizione per la creazione musicale; nel 2016 si laurea in pianoforte Jazz con 110/110 e lode con menzione d’onore. Nel 2000 vince il premio per la scrittura rilasciato dal provveditorato agli studi ricevendo articoli su Quotidiano e Gazzetta de Mezzogiorno.

Si iscrive al Liceo Scientifico “De Giorgi” ma la sua attività musicale continuerà ad essere il perno centrale della sua vita. In questi anni suona con vari gruppi musicali locali, partecipa a concorsi per pianoforte ed anche per band. Finito il Liceo si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia ed inizia a scrivere come critico musicale per le riviste “Di Tutto” e “Abc Donna”. Dal 2009 e al 2016 lavora come ispettore di produzione per il Programma Rai “Premio Barocco” incontrando artisti come il premio Oscar Hellen Mirren, Fabrizio Frizzi, Gerard Depardieu, Renzo Arbore, Alessandra Amoroso, Raphael Gualazzi, Manuela Arcuri, Enrico Mentana, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Maurizio Mattioli, Gianluca Grignani, Bianca Atzei e tanti altri.


Nel 2010 entra a far parte come pianista della band vocale Effetto Doppler partecipante alla quarta edizione di xFactor e inizia insieme a loro un progetto che avrà come risultato il disco “Apro gli occhi”. Con gli stessi partecipa al tour nazionale “Apro gli occhi tour”, apre il concerto di Paolo Vallesi e partecipa alle selezioni di Sanremo giovani con il brano ”E la musica spinge” scritto, per l’occasione, da Enrico Ruggeri. Suona e si esibisce sul prestigioso palco del Premio Barocco nel 2012 condividendolo con Rossella Brescia, Marco Carta, Karima, Remo Girone e tanti altri. Nello stesso anno è il pianista dell’orchestra Terra del sud per il premio “La vela latina” (Br) con la quale orchestra si esibisce Anna Mazzamauro. Nel 2012 è consulente musicale per il “Premio Targa, Carmelo Bene” con la partecipazione di Lando Buzzanca e nello stesso anno è ospite per il Premio Kallistos aprendo il concerto di Paola Turci.

Nel 2013 inizia l’attività di compositore. Per la Maresud records esce il suo primo disco d’autore ”I colori della voce” distribuito in edicola e pubblicizzato sulla rivista nazionale “Di tutto l’originale”. Nello stesso anno fonda insieme al fratello l’etichetta discografica indipendente L’Arca del Blues con la quale realizza produzioni discografiche, video e produzioni radio/televisive. È relatore durante il workshop “Musica e Creazione” insieme a Nathalie e Michele Pecora. All’interno dell’organizzazione del “Premio Barocco Giovani”, collabora con Grazia Di Michele e la cantante statunitense Cheryl Porter. Nel 2014 inventa e brevetta il pianoforte che dipinge, creando il marchio “Now I See”. Negli anni 2014 e 2015 si esibisce all’Arena di Verona con l’orchestra sinfonica italiana durante la finale del Festivalshow di cui è vincitore come autore del brano “Il carillon dei compromessi” cantato da Francesca Miccoli. Partecipa come ospite musicale con le sue composizioni per pianoforte, al premio “Cultura” di Oria insieme ad ospiti del calibro di Sebastiano Somma, Maurizio Casagrande e Sandra Milo.

Nel 2014 espone le sue opere in una personale d’arte all’interno della galleria d’arte “Foresta” di Lecce e viene inserito all’interno del calendario di eventi per Lecce città della cultura 2019. Vince il concorso “Music Up” al Medimex di Bari, come maker di nuove tecnologie strumentali. Nello stesso periodo e con lo stesso progetto è intervistato da Millionaire, Corriere innovazione, Corriere della Sera e da RaiRadio2 nella trasmissione “Caterpillar”. Riceve recensioni su EuroArte ed altre riviste di settore.

Dal gennaio del 2015 è direttore creativo dell’azienda Silere gioielli (music jewels) e direttore della rivista “Arca del blues musica e spettacolo” bimestrale free press dedicato all’arte ed allo spettacolo. Nello stesso anno parte il suo primo Tour live con il pianoforte che dipinge dal titolo “Concerto per quadri” con cui attualmente è in giro nel sud Italia insieme alla sua band composta da Lorenzo Mancarella e Filippo Scrimieri (BigByps). Scrive e pubblica il suo primo libro/catalogo in collaborazione con True Colors: raccolta di tutte le opere e le canzoni sviluppate in questi due anni. Nel 2015 espone le proprie opere all’interno di una mostra collettiva “Il sud, l’arte e gli artisti” con grandissimi esponenti dell’arte classica del sud Italia dal ‘600 ad oggi. È l’ospite artistico per l’evento “Natale in arte” a Gioia Del Colle (Ba) dove si esibisce con la sua band ed espone le sue opere in una mostra personale presso la galleria comunale di Gioia Del Colle.

È  direttore creativo per l’anno 2016 e 2017 del festival “Stelle del mediterraneo” e collabora con il produttore discografico Rolando D’Angeli e l’attrice Manuela Zero. Scrive e compone le colonne sonore del programma televisivo “libriamoci” un progetto di Lucia Accoto e Giuseppe Anglano, distribuito in Italia sui canali della Fox production. Scrive le colonne sonore del cortometraggio “La mia coscienza” della regista Serena Grasso con la partecipazione dell’attore RAI Salvio Simeoli. Per la stessa regista scrive le colonne sonore di “InContro” vincitore di numerosi premi internazionali in Europa ed Africa. Nel 2016 e 2017 crea gli effetti sonori per lo spettacolo teatrale “Uno, Nessuno, Centomila”(250 repliche) con Enrico Lo Verso e con la regia di Alessandra Pizzi. Registra e mixa la voce di Enrico Lo Verso per l’audiolibro dello stesso spettacolo (vincitore del premio Franco Erriquez). Alla fine del 2016 si esibisce sul prestigioso palco di Roxy Bar Tv di Red Ronnie, accompagnando il cantante Cesare Montinaro, di cui è anche produttore artistico. Con l’aiuto dell’artigiano Tommaso Compagnone e del Designer Simone Brizzo, costruisce il nuovo pianoforte che dipinge, con cui è in tour musicale nel 2017 e con cui realizzerà la sua terza mostra personale d’arte.

Compone le colonne sonore per i video di presentazione del concerto all’Arena di Verona di Alessandra Amoroso “Vivere a colori” che sono pubblicati su tutti i canali social e media dell’artista. Si diploma e si specializza in registrazioni audiovisive, cinema e fotografia presso l’istituto statale “Antonietta De Pace” con votazione di 80/100. Nel 2017 studia composizione classica ed armonia con Giuseppe Gigante al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Nell’agosto del 2017 viene scelto, col suo pianoforte che dipinge, dalla produzione dello spettacolo teatrale “Metamorfosi” con l’attore Enrico Lo Verso. “Metamorfosi” è in programmazione per  l’anno 2017/2018 in tutta Italia, partendo dal magico teatro di Segesta (Calatafimi Festival) e poi Napoli, Lecce, Bari, Bitonto, Milano etc.

Durante il tour di metamorfosi si esibisce al finaco dell’attore Ettore Bassi, dell’attrice Eleonora Puglia e del Prof. Mirabella. Lo spettacolo, e le colonne sonore adattate vengono recensite su Tg3 di Rai3, Repubblica ed altri. Nel dicembre del 2017 viene scelto dalla coperativa Doc Servizi di Verona, per rappresentare la stessa all’interno della Maker Faire di Roma (la più grande fiera dell’innovazione d’Europa) con il pianoforte che dipinge. Nel 2018 parte da Roma, il tour teatrale “Il pianoforte che dipinge” con la partecipazione dell’attrice Lidia Cocciolo, la regia di Nadia Carbone e le istallazioni video di Serena De Simone. Nel 2018 suona le sue colonne sonore con L’Orchestra sinfonica Souther Europe Pop. Dirge al teatro Apollo di Lecce la stessa orchestra per il brano “Sento il cielo scendere” di Martina Malagnino. Attualmente studia composizione per musica da Film.

L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 220 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all'estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

Track List
1 - Eco Sinfonia 
2 - Condivisioni
3 - Due
4 - Fissità
5 - Fiori di Campo
6 - Il fantasma del male
7 - One
8 - Eco

All compositions by 
Francesco Mancarella (Dodicilune edizioni)

Personnel
Francesco Maria Mancarella - piano, compositions
Lorenzo Mancarella - clarinet
Filippo Scrimieri - beat box
Luca Colombo - guitar (2)
Giorgio Mancarella - bass (2)
Massimiliano Ingrosso - drums (2)
Bulgarian National Radio Symphony Orchestra
conducted by Christo Pavlov

Recording Data
TIMING 30:18 STEREO DDD 
CONTROVENTO CTV155
8033309691558

Produced by Francesco Maria Mancarella 
per L’Arca del Blues and Gabriele Rampino per Controvento.
Label manager Maurizio Bizzochetti
www.dodicilune.it
Recording by Antonio Bruno at Panpot Studio 
Bulgarian Orchestra recorded by Marco Streccioni, Gabriele Conti at Stone Studio, Roma (Italy) and Panpot Studio, Brindisi (Italy)
Orchestration Francesco Maria Mancarella
Orchestration supervision Giuseppe Gigante
Artistic supervision Nando Mancarella
Photos by Giuseppe Anglano, Serena De Simone
Graphics Mirko Arnone


Convergenze Parallele - Chi Tene 'O Mare (DODICILUNE / IRD 2018)



Giovedì 5 luglio esce distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store online da Believe Digital, "Chi Tene 'O Mare" del quartetto Convergenze Parallele. Prodotto dalla Dodicilune, nella collana Controvento, il disco è un omaggio a nove brani di Pino Daniele. Quando, Je sto vicino a te, Chi tene 'o mare, Alleria, Sicily, Sulo per parlà, Quanno chiove, Anima e Napule è sono trattati e riarrangiati da come dei veri e propri standard jazz del Real Book napoletano. Il progetto Convergenze Parallele, guidato dalla cantante napoletana Emilia Zamuner, è completato da Paolo Zamuner (piano, rhodes), Lorenzo Scipioni  (contrabbasso) e Michele Sperandio (batteria).

“Pino è un pezzo di storia per noi napoletani. Le emozioni che ha regalato alla città di Napoli sono tante. Il nostro omaggio a Pino Daniele in realtà vuole essere qualcosa di più grande", sottolineano i quattro musicisti nelle note di copertina. "Ci siamo sforzati di vivere ed interpretare i suoi brani in un'ottica diversa, la stessa che nel jazz viene usata per trattare grandi capolavori che resteranno nella storia della musica”.  

“I brani di Pino Daniele rientrano senza dubbio alcuno nell'antologia degli standard americani ed è affascinante notare come i giovani trasformino una musica così radicata nel tessuto sociale in musica del presente, con richiami ad una 'napoletanità' che fu ma che per certi versi ancora è", scrive la pianista Elisabetta Serio, al fianco del cantautore napoletano durante gli ultimi tour. "Emilia è una forza della natura. Il mio incontro con lei è avvenuto al conservatorio di Napoli durante il corso di laurea in jazz. Una ragazza a dir poco solare, sognante, leggera, complessa nonostante la sua giovane età, con una splendida famiglia che mangia semicrome e marmellata. La sua vocalità, degna di una Fitzgerald nostrana, è potente, onirica, trasversale, ambiziosa, mai scontata. In questo passionale e consapevole omaggio a Pino la voce dialoga con un pianoforte evocativo di una new york contemporanea. Ogni brano cela sorprese ritmico-armoniche inaspettate e ciò che colpisce è un suono ipnotico, rotondo, immaginifico. Auguro ad Emilia ogni successo che merita”.

Nata a Napoli nel 1993, a pochi anni, Emilia Zamuner inizia lo studio del pianoforte con la nonna, Laura Lamagna, ma la sua grande passione è il canto. Nel 2009 ha studiato canto lirico sotto la guida del soprano Marilena Laurenza presso il Conservatorio “Martucci” di Salerno. Nell’estate 2010 è stata la voce solista della suite Disney del compositore Scardicchio accompagnata dall’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia nell’ambito del prestigioso Festival “dal Barocco al Jazz” ad Anacapri. Nel 2012 inizia a studiare canto jazz presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli sotto la guida dei maestri Carlo Lomanto e Giuppi Paone, conseguendo la laurea triennale nell’anno accademico 2014/2015 con 110 e lode.

Ha collaborato con numerosi artisti tra cui Pietro Condorelli, Giulio Martino, Marco Sannini, Francesco D’Errico, Marco de Tilla, Massimo Morriconi, Emanuele Cisi, Furio di Castri, Piero Frassi, Massimo Manzi, Alessandro Castiglione, Marcio Rangel, Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Massimo del Pezzo, Carlo Lomanto, Giuppi Paone. Ha inoltre collaborato con gli attori Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini ,Silvia Siravo, Francesco Sala, Marina Tagliaferri per produzioni teatrali. A partire dal 2011 svolge un’intensa attività concertistica che l’ha portata ad esibirsi in numerose città italiane (Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Cosenza, Palermo, Catania, Cagliari, Messina, Ragusa, Siracusa ) e straniere (tour in Spagna, Macedonia, Portogallo, Germania, Belgio).

Nell’estate 2013 è stata la voce solista accompagnata dall’Orchestra sinfonica della Magna Grecia in due importanti concerti a Taranto e a Matera, in ricordo di Whitney Houston. Nel 2016 si classifica al primo posto del “Premio Internazionale Massimo Urbani”. Dopo la vittoria del Massimo Urbani è stata invitata in prestigiosi festival. Tra cui: “Lucca jazz donna”, Festival di Cartoceto, Festival di Civitanova, dove le hanno assegnato il prestigioso premio “Vita Vita”, Ionio Jazz Festival, Macerata jazz ecc. Incide come band leader insieme a Carlo Lomanto il disco “Ella & Louis”, omaggio ai miti del jazz e con Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Giulio Martino e Massimo del Pezzo, un disco di standard jazz. Compare come collaboratrice nei dischi “Orchestra Acustica Pausilypon vol.1” di Paolo Bianconcini e Francesco Capriello e “Il tempo. le parole. il suono” dei 99 posse nel brano “Qui”.

La scorsa estate ha aperto, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica, il concerto di Diana Krall all’Arena Flegrea a Napoli. Recentemente, ha effettuato una tournèe di concerti in Germania e in Portogallo. Inoltre ha vinto una borsa di studio (unica artista italiana) per partecipare al prestigioso “International Congress of voice teachers” che si è tenuto ad agosto 2017 a Stoccolma. Insegna canto jazz e Moderno al “Centro della Voce” della logopedista Marina Tripodi. E’ ideatrice e Direttore Artistico della Rassegna “Pignatelli in jazz” che si svolge a Napoli nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli. Attualmente frequenta il II livello di Jazz presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Ha inoltre conseguito la laurea di Progettazione e Gestione del Turismo presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.

Lorenzo Scipioni si diploma e consegue la laurea di II livello in contrabbasso classico sotto la guida di Silvio Bruni. Ha frequentato masterclass in contrabbasso jazz con Scott Colley, Ares Tavolazzi. Nel 2015 incide il disco "One, two, three... quartet" per la Rara Records con il maestro Franco Cerri. Ha suonato in diversi festival (Jesi Jazz Festival, Premio Massimo Urbani, Siena Jazz, Voci e Suoni)e collabora stabilmente con molti gruppi e formazioni. In questi anni ha suonato, tra gli altri, con Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, Fabio Zeppetella, John B. Arnold, Marco Tamburini, Simone La Maida.

Dal 2005, Michele Sperandio studia alla Scuola Popolare di Musica di Fermo, dove viene seguito dal Maestro Glauco Di Sabatino. Nel 2007 inizia i corsi di improvvisazione del Maestro Roberto Zechini. Nel 2009 partecipa al workshop “Arcevia Jazz Feast”, dove segue laboratori di big band con il Maestro Massimo Morganti, improvvisazione con Simone La Maida, batteria con Roberto Desiderio. Nel 2010 partecipa al corso di big band tenuto dal Maestro Marco Postacchini e torna all'Arcevia Jazz Feast, dove vince una borsa di studio che gli permette di frequentare gratuitamente i corsi l'anno successivo.

Collabora con il Conservatorio “Pergolesi” di Fermo per il corso di improvvisazione tenuto dal Maestro Filiberto Palermini. Nel 2011 è docente nella Scuola Popolare di Musica di Fermo, diretta dal Maestro Roberto Zechini. Nel 2012 vince la borsa di studio alla scuola “Percentomusica” di Roma per partecipare ai corsi formativi Youme (Young Musicians Play Europe), dove studia con i maestri Massimo Moriconi, Fabio Zeppetella, Umberto Fiorentino, Luca Pirozzi, Ettore Gentile, John Arnold e Amedeo Ariano. Nel 2012 collabora con il South Africa Project, grazie al quale ha la possibilità di esibirsi in vari festival della regione con artisti internazionali come Mike Rossi, Vujo Sotashe. Partecipa a “Tuscia in Jazz” e studia insieme al Maestro Antonio Sanchez. Nel 2014 studia Batteria con il Maestro Gregory Hutchinson a Roma. Lo stesso anno viene chiamato per il Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU) dove apre le Jam Session del concorso insieme a Maurizio Urbani (fratello di Massimo). In seguito suonerà con lo stesso Maurizio a Porto San Giorgio. Sempre a Porto San Giorgio ha la possibilità di esibirsi insieme al noto Chitarrista Fabio Zeppetella. Nel 2015 inizia un nuovo percorso di studio con il maestro Marco Volpe.

Nel 2016 diventa direttore artistico della rassegna jazz organizzata dal comune di Porto San Giorgo “Jazz al Castello”. Nel 2017 esce il disco “ZeroZen” del Wasabi Quartet prodotto dall'etichetta Notami Jazz. Oltre all'intensa attività concertistica dal 2014 è Direttore della scuola di musica Cantiere Musicale (Porto San Giorgio). Ha partecipato ai seminari tenuti da Ramberto Ciammarughi, Glauco Di Sabatino, Eric Cisbani, Mario Arcari, Mike Rossi, Ari Hoenig, Aruan Ortiz, Horacio “El Negro” Hernandez, Ellade Bandini, Gary Chaffe. Ha inoltre seguito le lezioni di maestri come Ananda Gari e Stefano Paolini, Massimo Manzi e Andrea Nunzi.

Pianista, nato a Napoli, Paolo Zamuner studia pianoforte classico con Orazio Maione, ben presto però si appassiona alla musica d’improvvisazione ed inizia a studiare con la pianista e jazzista americana Carmel Rossini. Da lì prosegue autonomamente i suoi studi, suonando in diverse formazioni. Si è perfezionato con il percussionista americano Karl Potter, il pianista Francesco Nastro e con il jazzista statunitense Barry Harris. Attualmente studia pianoforte jazz al conservatorio di Napoli San Pietro a Majella sotto la guida di Francesco D’Errico, contemporaneamente segue i corsi di improvvisazione diretti da Pietro Condorelli. Si esibisce in duo con la cantante Emilia Zamuner, in trio con Aldo Capasso e Marco Gagliano con i quali sta sviluppando nuove sonorità e idee da applicare al jazz inserendo brani non propriamente appartenenti alla tradizione con contaminazioni proveniente anche dalla musica classica (Bach, Ravel). 

Track List
1 - Quando
2 - Je sto vicino a te
3 - Chi tene 'o mare
4 - Alleria
5 - Sicily
6 - Sulo per parlà
7 - Quanno chiove
8 - Anima
9 - Napule è

All compositions by Pino Daniele

Personnel
Emilia Zamuner - voce
Paolo Zamuner - piano, rhodes
Lorenzo Scipioni  - contrabbasso
Michele Sperandio - batteria
Pablo Corradini - bandoneon (6)
Domenico Vellucci - sax (7, 9) 

Recording Data
Produced by Convergenze Parallele and Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy. Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it). Recorded 7 July 2017 by Daniele “Jack” Rossi at Nufabric Basement, Fermo, Italy. Mixed and mastered 10 September 2017 by Daniele “Jack” Rossi at Nufabric Basement, Fermo, Italy. Cover m Phanu D Pongvanit  Contact: www.emiliazamuner.com, www.michelesperandio.it

TIMING 48:06 
STEREO DDD 
CONTROVENTO CTV156
2018 controvento, a dodicilune label 
p+c dodicilune, all rights reserved
8033309691565


Roberto Bartoli - Landscapes (DODICILUNE / IRD 2018)



Prodotto dall'etichetta pugliese Dodicilune, mercoledì 18 luglio esce - distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store online da Believe Digital - "Landscapes" di Roberto Bartoli. Affiancato da Achille Succi (clarinetto basso), Stefano Bedetti (sax tenore), Daniele Santimone (chitarra classica e acustica) e Stefano Nanni (piano), il contrabbassista propone dodici brani originali e le cover di "Je me suis fait tout petit (all’amore)" di Georges Brassens e di due pezzi di Charlie Haden, "Our Spanish Love Song" e "Spiritual".


“Durante il mio percorso artistico ho sempre avvertito l'esigenza di scrivere la mia musica: la composizione mi ha aperto spazi, visioni, possibilità espressive rare e talvolta si è rivelata decisamente terapeutica", sottolinea Bartoli. "È risultato dunque naturale per me, forse inevitabile, avviare questo progetto discografico che mi vede coinvolto principalmente in veste di autore. Si tratta di un lavoro autobiografico, una raccolta di appunti e composizioni che coprono un arco temporale piuttosto lungo: schizzi diversi e distanti tra loro, ma volutamente accostati, perché ciascuno di essi rappresenta un tassello importante che concorre alla visione complessiva del luogo e del tempo in cui vivo. Landscapes sono paesaggi dell'anima: per descriverli ho scelto una musica dal respiro meditativo ed introspettivo in cui la melodia, con la sua capacità di evocare e rendere intelligibile l’esperienza personale, svolge un ruolo primario, ed in cui  l'improvvisazione riesce a fondersi alla scrittura melodica senza mai prevaricarla", prosegue. "L'intento è quello di sfrondare la musica dal superfluo, per avvicinarmi ad un’idea di essenzialità in cui sempre più mi riconosco".

Roberto Bartoli ha partecipato a festival internazionali in Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Spagna, Portogallo, Slovenia, Croazia, Russia, Bulgaria, Libano, Tunisia, Etiopia. Ha collaborato a numerose registrazioni  per diverse etichette discografiche, tra cui YVP Music, Splash’ Records, Philology, Stella Nera, El Gallo Rojo, Dodici Lune, Limen Music. Molte sue composizioni sono state trasmesse nelle programmazioni di RAI-Radio3, come pure una sua partecipazione ai Concerti del Quirinale a Roma. Nel marzo 2013 si è esibito al Teatro alla Scala di Milano, presentando tra l’altro alcune sue composizioni dedicate a Bela Bartòk. Ha tenuto una lezione sulla improvvisazione al Conservatorio di musica di Addis Abeba. È docente di contrabbasso e didattica d’insieme presso la Nuova Scuola Comunale di Musica di Imola, dove dirige anche l’orchestra degli allievi.

Stefano Bedetti è un musicista autodidatta che ha iniziato a suonare sax tenore all'età di 14 anni, ed ha poi scoperto il jazz ascoltando i dischi di Charlie Parker. Giulio Capiozzo (famoso batterista italiano, co-fondatore del noto gruppo Area) è stato il primo a notare il suo talento e invitare Stefano nel suo gruppo. A partire dal 1995 Stefano ha suonato con il famoso gruppo europeo Jestofunk, ha fatto un giro con loro tutto il mondo per dieci anni e ha partecipato a numerosi festival jazz. Stefano giocato su tre notevoli dischi del gruppo. Nel 2004 si è unito al Marco Tamburini Quintet con Billy Hart alla batteria e Cameron Brown al basso.

Stefano ha formato il suo quartetto nel 2005 e ha pubblicato il suo primo disco come leader nel 2007: il lato positivo della Luna. Stefano si è dimostrato non solo come un musicista di classe mondiale, ma anche come compositore di talento. Il record goduto di ottime recensioni da parte della critica, Jazz Awards italiani hanno votato il miglior disco di jazz dell'anno. Nel corso della sua carriera ha suonato con un sacco di musicisti ben noti tra cui Billy Hart, Ed Howard, Victor Lewis, George Cables, Jimmy Howens, George Garzone, Dave Stryker, Billy Drummond, Tony Scott, Barry Altschul, Gianni Basso, Roberto Gatto, Marco Tamburini, Giulio Capiozzo, Antonio Farao, Dado Moroni, Fabrizio Bosso e molti altri. A partire dal 2009 Stefano si esibisce con il suo trio con Bill Hart / Victor Lewis e Ed Howard.


Daniele Santimone, studia in Italia con Riccardo "Stuli" Manzoli ed Antonio Cavicchi. Nei primi anni novanta ha inizio l'attività concertistica che lo porta ad esibirsi con artisti del calibro di Ares Tavolazzi, Marco Tamburini coi quali tuttora collabora. Nel 1995 entra a far parte del gruppo Back to the Future diretto da Giulio Capiozzo. Dal 1997 al 1999 risiede a Boston per seguire i prestigiosi corsi del Berklee College of Music dove studia con, tra gli altri, Mick Goodrick, Jim Kelly, Jon Damian e George Garzone e si specializza in arrangiamento, composizione e performance laureandosi in Professional Music. 

Partecipa inoltre a seminari tenuti da John Basile, Bruce Forman, Wayne Krantz, Peter Bernstein, Esterhàzy String Quartet, Christian McBride, Mulgrew Miller , Pat Metheny e Paolo Fresu. Insegna chitarra, musica d’insieme e teoria presso diverse associazioni e istituti tra cui la Scuola Comunale di Musica "G. Sarti" di Faenza. Nel 2007 viene chiamato a far parte del corpo docenti presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara in qualità di assistente per i corsi Jazz triennali di I Livello. Opera inoltre come traduttore e collaboratore per i seminari di artisti quali John Abercrombie, Scott Henderson, Ralph Alessi, Roberto Gatto, Matt Garrison e Stefano Battaglia. Dal 2011 è docente dei corsi triennali di I livello di chitarra jazz presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova.


Lungo il percorso ha incontrato e suonato con musicisti e gruppi della più diversa estrazione: Roberto Gatto, Matthew Garrison, Jesse Davis, Dario Deidda, Massimo Manzi, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, Rosario Bonaccorso, Daniele Scannapieco, Luca Mannutza, Giovanni Amato, Lorenzo Tucci, Michael Baker, Ivano Borgazzi, Claudio Fasoli, Robert Bonisolo, Carlo Atti, Roberto Rossi, Tom Kirkpatrick Alfonso Santimone, Francesco Bigoni, Danilo Gallo, Zeno De Rossi, Stefano Senni, Stefano Bedetti, Walter Paoli, Piero Odorici, Karl Potter, Patrizio Fariselli, Mario Feres, Orchestra del Conservatorio Verdi di Milano, Orchestra città di Ferrara. Ha partecipato a festival tra i quali Umbria Jazz Winter, Veneto Jazz, Crossroads, Mantova Music Festival, IJazz di Amsterdam, Festival di Lugano e calcato i palchi di numerosi teatri italiani.

Stefano Nanni, pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra jazz. Si è diplomato  col massimo dei voti in pianoforte al conservatorio G. Nicolini di Piacenza, in direzione di coro e musica polifonica, in arrangiamento e orchestrazione jazz, poi in composizione al  conservatorio G. B. Martini.  Impossibile sintetizzare in breve la sua carriera che spazia dall'attività concertistica al forte impegno come arrangiatore, compositore e direttore/band leader sia nell'ambito della musica leggera, jazz, cinematografica e classica contemporanea. Da ricordare almeno la collaborazione come pianista e arrangiatore del tenore Luciano Pavarotti nell'ambito del "Pavarotti International", l'esperienza del Music Train Quintet, i lavori prodotti per Danilo Rossi, Mario Brunello, Vinicio Capossela.

Achille Succi, sassofonista e clarinettista modenese, é stato recentemente indicato come uno dei musicisti europei che verranno alla ribalta nei prossimi 10 anni (Bill Schoemaker, Giornale della Musica gennaio 2010), mentre Mario Gamba lo definisce come uno dei musicisti tra i piú geniali del Jazz italiano (Alias, 20/3/2010). Tra i numerosi artisti con cui ha collaborato ci sono Uri Caine, Louis Sclavis, Ernst Reijseger, Pierre Dørge, Kenny Wheeler, Franco D’andrea, Sylvie Curvoisier, Ralph Alessi, Butch Morris; prendendo parte inoltre alla registrazione di numerosi CD e concerti in Europa e nel mondo. Come leader ha al suo attivo due CD,“Shiva’s dance” e “Terra”, oltre ad un lavoro in duo con il contrabbassista Salvatore Maiore: “Pequenas flores do inferno”. Insieme a Fabrizio Puglisi e Alberto Capelli ha fondato il gruppo “Atman”, e con il pianista Christopher Culpo ha realizzato il cd “Fresh Frozen”, per l’etichetta “El gallo rojo records”. Intensa anche la sua attività didattica presso i più importanti conservatori ed istituzioni italiane, come i conservatori di Bologna, Ferrara, Brescia e la Libera Università del Jazz di Siena. 

All’estero è stato docente agli European Jazz Workshops in Hessen (Germania) e alla musik Akademie di Poznan (Polonia). Nel 2010 é stato votato dalla rivista “Insound” migliore musicista nella categoria fiati. Nel 2012 è stato votato dalla rivista “Jazzit” come migliore musicista nella categoria sax contralto.


L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 220 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all'estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

Track List
1 - The Ballad of the Blood Stained Sea (a P.P. Pasolini)
2 - Wheels Poem (a Guido e Giordano, poeti del pedale)
3 - Je me suis fait tout petit (all’amore) - (G. Brassens)
4 - Blues for Maria
5 - Frammento 41
6 - Closeness Blues (agli amici)
7 - Our Spanish Love Song (Charlie Haden)
8 - Landscape from Ca’ di Zocco
9 - Morning Prayer
10 - The Lighthearted Arrow (a Ilaria)
11 - Nenè
12 - Spiritual (Charlie Haden)
13 - Milonga (a Daniela, Gabriele e Sandra)
14 - Sutika
15 - Berceuse pour maman

All compositions 
by Roberto Bartoli (Edizioni Dodicilune) 
except 3, 7, 12

Personnel
Achille Succi - clarinetto basso
Stefano Bedetti - sax tenore
Daniele Santimone - chitarra classica e acustica
Stefano Nanni - piano

Recording Data
Total time 58:38 STEREO DDD
p 2018 DODICILUNE (Italy)
c 2018 DODICILUNE (Italy)
www.dodicilune.it
CD DODICILUNE DISCHI Ed404
8033309694047

Produced by Roberto Bartoli and Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy
Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it
Recorded 12,13 May 2017 and 13 February 2018 at Marzi Recording Studio, Riccione, Italy
Mixed and mastered Fabruary 2018 at Marzi Recording Studio, Riccione, Italy Sound engineer Daniele Marzi
Cover image Massimo Golfieri
Photos by Roberto Cifarelli, Fabrizio Lippolis, Maria Iuliano, Massimo Golfieri


Satoko Fujii & Joe Fonda - Mizu (LONG SONG RECORDS 2018)


Satoko Fujii Turns 60!

Pianist Satoko Fujii and bassist Joe Fonda 
deepen their dialogue on a new duet album Mizu

Available July 27, 2018 via Long Song Records

“The degree of intimate listening and deep exchange between Fujii’s piano and the woody, natural-sounding bass of Fonda is breathtaking.” 
— Robert Bush, NBC San Diego

“The conversation is intuitive, at times seemingly telepathic and it creates an enormous amount of drama and joy.” 
— Steve Feeney, The Arts Fuse

On Mizu, pianist-composer Satoko Fujii and bassist Joe Fonda pick up where they left off two years ago when they released their first duo album, titled simply Duet, to rave reviews. Mizu, recorded live on a 2017 European tour, finds them delving deeper into their musical connection. There’s a surprise around every corner as these two play with even greater emotional abandon, lyricism, and freedom.  The album will be released July 27, 2018 via Long Song.

At the urging of a festival producer in Europe, Fonda contacted Fujii in 2015 to see if she’d like to get together to play. They eventually were able to coordinate their busy international performing schedules for a New England tour later in the year. They managed two other concerts before their next opportunity to play together for an extended period emerged, on a 2017 four-city European tour. The tour produced the music on this new duet CD, as well as Triad, a trio recording with Italian saxophonist Gianni Mimmo released earlier this year as part of Fujii’s 60th birthday celebration.

Despite a lengthy gap between performances, the chemistry between Fujii and Fonda has grown. “I find that the more we play together, the more free we feel to take risks. We talk to each other in music,” says Fujii. 

Fonda agrees. “Now that we've had a chance to play together more, the vocabulary and the possibilities that we’re using have expanded,” he says. “We trust and respect each other, that’s where the freedom comes from.”

The freedom results in exhilarating music that is both inviting and challenging. On “Rik Bevernage,” a dedication to the late Belgian concert producer and label owner, there’s an elastic give and take between Fujii and Fonda as they exchange ideas and develop them. Sharp percussive motifs give way to flowing waves of music and then to sounds of unusual timbre. Fonda sounds especially inspired on this track, joyfully springing off in his own direction one minute, then curling around Fujii’s piano inventions like a vine. “Long Journey” also finds bass and drums in perfect sync, playing in parallel without ever directly echoing or following the other.

“Mizu” is focused and unhurried as it winds its way through one fascinating musical landscape after another. Throughout the album, the pianist and bassist are co-equal creators, with no sense of a leader and an accompanist, just two voices intertwined in a profound dialogue.


“I would not get the same inspiration from Joe if he played only like an accompanist,” Fujii says. “For me instrumentation and traditional soloist-accompanist roles are not that important. Who I play with and the quality of their ideas and willingness to work together are far more important to me.”

“I feel free to play whatever I want and so does she,” Fonda says. He points to a moment on the title track to illustrate what he means. “There is a place where I start singing. I remember all of a sudden Satoko started playing something that sounded like opera to me. And I said to myself, wow, someone's gotta sing—and that's what I did. This is the kind of freedom we've arrived at.” 

Fujii’s unprecedented birthday bash continues in August with a concert recording by Quartet Mahobin, featuring Fujji, trumpeter Natsuki Tamura, saxophonist Lotte Anker, and Ikue Mori on laptop. Her duet with Australian keyboardist Alister Spence follows in September and a new recording by Orchestra Tokyo is also in the works. Other surprises and delights will be in store in the fall and winter, in what is sure to be an unforgettable outpouring of musical riches.


Joe Fonda “is a serious seeker of new musical horizons,” according to the Boston Phoenix. From 1984 to 1999, he was the bassist with composer-improviser and NEA Jazz Master Anthony Braxton. Fonda also has been an integral member of several cooperative bands, including the Fonda-Stevens Group with Michael Jefry Stevens, Herb Robertson, and Harvey Sorgen; Conference Call, with Gebhard Ullmann, Stevens, and George Schuller; the Fab Trio with Barry Altschul and Billy Bang; and the Nu Band with Mark Whitecage, Roy Campbell, and Lou Grassi. He is currently a member of 3dom Factor, Altschul’s trio with saxophonist Jon Irabagon, and guitarist Michael Musillami’s trio, among others. He has collaborated and performed with other artists such as Archie Shepp, Ken McIntyre, Lou Donaldson, Bill and Kenny Barron, Wadada Leo Smith, Randy Weston, and Carla Bley. He has led some truly unique ensembles of his own including From the Source, which features four instrumentalists, a tap dancer, and a body healer/vocalist; and Bottoms Out, a sextet with Gerry Hemingway, Joe Daley, Michael Rabinowitz, Claire Daly, and Ullmann. He has released twelve recordings under his own name. 

Critics and fans alike hail pianist and composer Satoko Fujii as one of the most original voices in jazz today. She’s “a virtuoso piano improviser, an original composer and a bandleader who gets the best collaborators to deliver," says John Fordham in The Guardian. In concert and on more than 80 albums as a leader or co-leader, she synthesizes jazz, contemporary classical, avant-rock, and Japanese folk music into an innovative music instantly recognizable as hers alone. Over the years, Fujii has led some of the most consistently creative ensembles in modern improvised music, including her trio with bassist Mark Dresser and drummer Jim Black, the Min-Yoh Ensemble, and an electrifying avant-rock quartet featuring drummer Tatsuya Yoshida of The Ruins. Her ongoing duo project with husband Natsuki Tamura released their sixth recording, Kisaragi, in 2017. 

“The duo's commitment to producing new sounds based on fresh ideas is second only to their musicianship,” says Karl Ackermann in All About Jazz. Aspiration, a CD by an ad hoc band featuring Wadada Leo Smith, Tamura, and Ikue Mori, was released in 2017 to wide acclaim. “Four musicians who regularly aspire for greater heights with each venture reach the summit together on Aspiration,” writes S. Victor Aaron in Something Else. She records infrequently as an unaccompanied soloist, but Solo (Libra), the first of her projected monthly 60th-birthday-year albums, led Dan McClenaghan to enthuse in All About Jazz that the album “more so than her other solo affairs—or any of her numerous ensembles for that matter—deals in beauty, delicacy of touch, graceful melodicism.” As the leader of no less than five orchestras in the U.S., Germany, and Japan, Fujii has also established herself as one of the world’s leading composers for large jazz ensembles, leading Cadence magazine to call her, “the Ellington of free jazz.” 





Rich Halley 3 - The Literature (PINE EAGLE RECORDS 2018)


News Release 

Saxophonist Rich Halley releases The Literature

New Release on Pine Eagle Records featuring bassist Clyde Reed

The Literature is the new release by the Rich Halley 3, featuring compositions by some of Halley’s influences, including Thelonious Monk, Ornette Coleman, Charles Mingus, Sun Ra, Duke Ellington, Miles Davis, Mongo Santamaria, Hank Williams, Jimmie Rodgers and The Carter Family. After twenty releases of originals, The Literature provides a new window into Rich Halley’s music with exciting and imaginative reinterpretations of classic tunes. 

Rich Halley has released 21 recordings as a leader. The Literature follows Halley’s earlier critically acclaimed recordings The Wild, The Outlier, Eleven, Creating Structure and Crossing the Passes.

“Heartland American jazz of the very highest order.”
Brian Morton, Point of Departure


“Tenor saxophonist Rich Halley’s music occupies the space where freedom and populism come together.”
Bill Meyer, DownBeat


“Halley has a big full-throated sound that may recall prime Sonny Rollins.”
Kevin Whitehead, Fresh Air, National Public Radio



Wayne Powers Album Release Party Tuesday, August 7th 7 PM - 10 PM The Union Cabaret & Grille, Kalamazoo, MI


125 S Kalamazoo Mall,
Kalamazoo, Michigan 49007


Acclaimed Actor, Comedian, Voice Over Artist, Radio Personality Returns to his Jazz Vocalist Roots with New CD, “If Love Were All”