Il progetto «Griot Jazz» nasce durante la residenza per l’allestimento dell’opera musicale «Le Vol du Boli» al Teatro di Châtelet di Parigi, in cui sono coinvolti tre musicisti maliani, Baba Sissoko e Lansiné Kouyaté, già noti in Europa (il primo vive in Italia, il secondo in Francia) ed il più giovane Madou Sidiki Diabate, che risiede ancora in Mali. I tre suonano sempre insieme, tutti i giorni, sia prima delle prove che durante le pause dello spettacolo, e dopo un mese Sissoko ha già scritto abbastanza materiale da sentire l’esigenza di registrarlo prima che ciascuno torni a casa propria. Lansiné, che vive a Parigi, prenota quindi lo studio di registrazione di un amico musicista francese, il tastierista Jean–Philippe Rykiel, classe 1961, cieco dalla nascita, che, ascoltandoli provare, sente il desiderio di sedersi al piano e suonare con loro.
Le sue tastiere sembrano integrarsi alla perfezione con la musica del trio, tanto che gli viene chiesto di aggiungersi al gruppo. La grande libertà mostrata nell’interpretare la musica africana, le tastiere creative di Rykiel, così come il grande spazio lasciato all’improvvisazione, sembrano avvicinare molto la musica del Mali al jazz, e non è caso che il brano che dà il titolo al disco, Griot Jazz, sia forse il più riuscito esempio di questa fusione. Seppur nato fortuitamente, il progetto non sembra poi così casuale. Rykiel, pianista ma anche arrangiatore e produttore, ha collaborato con Jon Hassell e Leonard Cohen ma soprattutto con Salif Keita e Youssou N’Dour, con cui ha co prodotto tre album. Aveva inoltre già registrato in duo con Kouyaté, che a sua volta ha suonato con Keita e Dee Dee Bridgewater.
Esperienze analoghe a quelle di Baba Sissoko, che al jazz è sempre stato molto vicino, sin dalle prime esperienze con l’Art Ensemble of Chicago. Delle sue molte recenti produzioni questa sembra essere la più riuscita ed equilibrata. I 15 brani che la compongono scorrono via fluidi, senza intoppi, e gli strumenti tradizionali africani sanno ricercare con le tastiere di Rykiel sonorità nuove ed originali, riuscendo spesso a trovarle.
1. Sini Ka Dja 03:46
2. Griot Jazz 03:12
3. Dala Manka 03:24
4. Angafoli 03:41
5. Abderrahmane 02:45
6. Griot Groove 03:49
7. Fatoumata 03:22
8. Gherena 03:32
9. Kamissoko 02:31
10. Uyaye 02:49
11. Thierno 03:38
12. Mamela 03:54
13. Dorcy 02:45
14. Nour 03:34
15. Castella 02:52
Baba Sissoko (ngoni, tama, vocals)
Jean–Philippe Rykiel (piano, keyboards)
Madou Sidiki Diabate (kora)
Lansiné Kouyaté (balafon)
All tunes composed by Baba Sissoko; tunes n. 11/12/13/14 with Jean–Philippe Rykiel and n. 4/6/8/10 with J.–P.Rykiel, Madou Sidiki Diabate, Lansiné Kouyaté. Recorded at Jean–Philippe Rykiel Studio, Paris, in September 2020; mixed and mastered at KayaStudio, Quattromiglia (Cosenza), in April 2021 by Francesco Malizia.