Mal Waldron (1925–2002) è stato uno dei più importanti pianisti dell’epoca successiva a Monk e Powell ma allo stesso tempo – lo affermiamo senza remore a 20 anni dalla morte – un musicista dimenticato troppo in fretta. Eppure l’Europa, sua seconda patria, gli deve molto. Dopo aver suonato con molti giganti del jazz moderno, da Mingus a Dolphy, il pianista si è trasferito nel 1967 Monaco di Baviera e negli anni ‘90 a Bruxelles. Fra i molti jazzisti europei che hanno avuto la fortuna di suonare con Waldron c’è l’altosassofonista veronese Cristina Mazza che, dopo averlo conosciuto ai seminari tenuti negli anni ’80 da Giorgio Gaslini in Liguria, ha registrato con lui e Reggie Workman nel 1991 l’album «Where Are You?».
Ed a cinque anni dalla scomparsa del pianista neroamericano, ha pensato bene di organizzare una seduta di registrazione, affiancando ai tre membri del suo ultimo quartetto europeo – Sean Bergin, Jean–Jacques Avenel e Sangoma Everett – altrettanti jazzisti italiani – con lei suonano Bruno Marini e Daniele D’Agaro – formando così un atipico sestetto con quattro ance e senza strumento armonico, che ha reso omaggio a Waldron eseguendo con sentito trasporto e freschezza creativa otto sue composizioni, cui hanno dato nuovo smalto arrangiamenti originali e riusciti. Quando Cristina ci ha proposto l’ascolto di questa registrazione ne siamo rimasti subito folgorati. Non era semplice resistere alla tentazione di pubblicarla, per far sì che anche gli appassionati potessero gustare, pur dopo 15 anni, una musica quanto mai viva ed attuale. L’impatto dei quattro fiati è davvero notevole, ed ogni brano ha un qualche motivo di interesse.
Quello che si ascolta in «Celebrating the Music of Mal Waldron» è jazz profondo e viscerale, com’è sempre più raro sentire oggi. Difficile stilare una graduatoria fra le otto tracce dell’album, ma un plauso particolare spetta a Sean Bergin, che nella finale Left Alone, dopo un toccante prologo al sax tenore, recita con emozione le parole di Billie Holiday, trasformando la celebre canzone in un’accorata preghiera.
1. Hurray for Herbie 05:57
2. Snake Out 05:18
3. What It Is 06:06
4. Our Colline's a Treasure 05:27
5. Status Seeking 07:23
6. Medley (Soul Eyes - Changachangachanga) - Medley 06:54
7. Dig It Deep Down Baby 06:51
8. Left Alone 04:26*
Cristina Mazza (alto sax)
Sean Bergin (tenor sax all tunes, except Left Alone voice)
Daniele D'Agaro (clarinet, tenor sax on Dig It Deep Down Baby solo)
Bruno Marini (baritone sax all tunes included Left Alone prologue)
Jean-Jacques Avenel (double bass)
Sangoma Everett (drums)
*Left Alone: intro Bruno Marini baritone sax, Jean Jacques Avenel bass, Sangoma Everett drums - then Sean Bergin voice with Cristina Mazza, Daniele D’Agaro, Bruno Marini (reeds background), Jean Jacques Avenel, Sangoma Everett