All’interno di questi riferimenti, privo di certa bulimia Free e talora nelle direzioni del Progressive Rock di Soft Machine e King Crimson, “Alter & Go” è leggibile nel “siamo altro e per questo suoniamo”, come nel “Raal” di in un AlterEgo attento all’impulso ascendente di John Coltrane (al quale tutti dobbiamo essere grati) e nelle Blue Notes mosse da un vento futuro che disegna Melodie ampie e coinvolgenti, colori vibranti e forti nei Soli “a cuore aperto” dell’interessante compositore Roberto Bottalico al sax (“What’s”) e di Tiziano Ruggeri alla tromba (“Intermission Riff”), emotività distoniche di ballads sospese (“Aka Waltz”) o crepuscolari (“Song for Mat”), variando in modo originale sincretismi Funk (“A.plays with B.”) per poi comprendere il nodo centrale dell’altera stranezza del Genio solitario ed egocentrico di Thelonious Monk (“Well you needn’t”), maestro d’improvvisazione e sciamano d’invenzioni armoniche cui, a giusta ragione, il Quartetto rende omaggio facendo appello all’istinto primitivo delle dissonanze, inseguendo suoni che con agilità fuggono nella piacevolissima apertura dinamica del calore cromatico di Augusto Creni alla chitarra e nel nitore espositivo di Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Pietro Fumagalli alla batteria.
In tutta sincerità: a noi il Jazz piace così, spontaneo com’ è nella sua natura storica, memore dei Maestri e sempre libero di disegnare innovazioni e luci estemporanee, poiché ciò che al di fuori ne resta è spesso noia e apatico tran tran. Fabrizio Ciccarelli
1.Alter & go
2.What’s
3.Raal
4.Aka waltz
5.A.plays with B.
6.Song for Mat
7.Well you needn’t
8.La ballata dei gufi gemelli
9.A.plays with B.
10.Intermission
Roberto Bottalico : sax tenore, composizione(eccetto 7:Th.Monk, 10:R.Wetzel)
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Augusto Creni: chitarra
Pietro Fumagalli: batteria
Tiziano Ruggeri: tromba in “La ballata dei gufi gemelli” e “A. plays with B.”