“Memorie di Atlantide” nasce nel 2019 come spettacolo di teatro canzone scritto e interpretato dal cantautore Giovanni Dell’Olivo, accompagnato sul palco dal suo storico gruppo, il Collettivo di Lagunaria, (Alvise Seggi, Stefano Ottogalli, Walter Lucherini, Serena Catullo) e dall’attrice e cantante Arianna Moro, per la regia di Vito Lupo.
La stessa formazione dello spettacolo è presente in questo lavoro in studio di registrazione, nel quale l’autore ha voluto mantenere il più possibile intatta la fragranza del sound dell’esibizione dal vivo.
L’intreccio di prosa e canzoni, di cui rimane traccia anche nel lavoro discografico, conduce lo spettatore a ripercorrere, in chiave metaforica, la storia di Atlantide sommersa, intesa come una distopia sia dell’anima propria dell’autore che dell’anima collettiva di una generazione e dei suoi sogni infranti di giustizia ed uguaglianza sociale, perduti in fondo al mare come a seguito di un naufragio. E di naufraghi, migranti e respingimenti di migranti si parla ancora nella metafora narrativa dell’autore, ove la fine di Atlantide rappresenta la fine dell’idea stessa di società aperta ed inclusiva.
Ma Atlantide è anche la Venezia dell’infanzia di Giovanni Dell’Olivo, luogo che è stato sommerso e dimenticato più che dalle alluvioni dall’egoismo di ciascuno dei suoi abitanti, così come è accaduto ad Atlantide, nel racconto di uno dei tritoni sopravvissuti alla sommersione della città mitologica. In questo disco sono raccolti tredici brani dello spettacolo, registrati fra il 4, il 5 e il 9 luglio 2020 a Noale, nello studio ZVUK di Davide Michieletto e Stefano Gaion. Il brano “La peste è ritornata” ha vinto l’edizione 2019 del Premio letterario internazionale Città di Moncalieri dedicato a Gianmaria Testa.
Memorie di Atlantide, infine, è dedicato alla memoria di due straordinari ”meticci del mare” Bernardo Cinquetti, cantautore parmigiano e caro amico dell’autore, scomparso nel 2019, per il quale è stata scritta la canzone Eterno Villeggiante, e Alberto D’Amico, insuperato aedo della venezianità oggi sommersa, scomparso nell’estate del 2020, cui è dedicata la canzone "La peste è ritornata".
Il disco è dedicato alla memoria di Bernardo Cinquetti, cantautore parmigiano e caro amico dell’autore, scomparso nel 2019.
1. INTRODUZIONE (Catabasi)
2. MEMORIE DI ATLANTIDE
3. IL CIELO SULL’ISOLA E’ SCURO
4. L’ACQUA CHE RIVARA’
5. ECCOLI PER LE STRADE
6. IO, LA MIA BARCA, LA LAGUNA E TE
7. UN CANTO CHE VIENE DAL MARE
8. L’OCCIDENTE (YA HABIBI ARAB LAYA)
9. VENTO MOLESTO
10. LA PESTE E’ RITORNATA
11. COME FATA BOSCHIVA
12. ETERNO VILLEGGIANTE (A BERNARDO)
13. TO FADAKI
Tutti i brani sono composti da Giovanni Dell'Olivo ad eccezione di:
• n. 3 (Il cielo sull'isola è scuro). Il testo della canzone è una rielaborazione dell'Autore ispirata al testo del libretto dell'Opera Acquagranda di Roberto Bianchin.
La musica è di Giovanni Dell'Olivo.
• n. 4 (L'acqua che rivarà). Il testo della canzone è tratto dal libretto dell'opero Acquagranda di Roberto Bianchin, lo musica è di Giovanni Dell'Olivo.
• n. 6 (lo, la mia barca, la laguna e te). Libera traduzione e arrangiamento del brano "Heureux qui comme Ulysse" di Georges Delerue e Henri Colpi, nell'interpretazione di Georges Brassens.
Arrangiamenti del Collettivo di Lagunaria
Edizioni musicali: AlfaMusic Studio (Siae)
Serena Catullo: voce
Giovanni Dell’Olivo: voce, chitarra, bouzouki
Walter Lucherini: fisarmonica
Arianna Moro: voce
Stefano Ottogalli: chitarra
Alvise Seggi: contrabbasso, sansula