Genre: Modern Creative
GAB's Rating: ★★★★☆
Giocando sull’ambiguità del termine, i Foursome hanno preso il nome
alludendo a una delle fantasie erotiche più comuni, il trasgressivo
“triangolo” (“threesome”), intendendo significare come, nella loro
“mischia a quattro” tutta musicale, ci sia perfetta intesa nel
realizzare un programma in qualche modo discordante rispetto al consueto
standard. I quattro sono Simone Copellini alla tromba, Federico
Pierantoni al trombone, Giulio Stermieri all’organo Hammond e alle
elettroniche, Riccardo Frisari alla batteria: tutti padroneggiano
perfettamente la tecnica dei rispettivi strumenti e sono disinvolti
improvvisatori, doti che con immediata naturalezza mettono al servizio
di una idea-forza ardimentosa e controcorrente.
Su temi e arrangiamenti propri (cinque su otto di Stermieri) più il
riuscito rifacimento, con l’apporto fondamentale della bravissima Gaia
Mattiuzzi, di “Schliesse mir die Augen beide” di Alban Berg (meritevole
di una lode speciale per la passionalità e le articolate movenze
danzanti aggiunte all’originale), e adoperando le elettroniche con
misura ed equilibrio (cioè senza farle trabordare), i Foursome creano le
più diverse situazioni sonore, con intrecci, infittimenti, diradamenti e
sovrapposizioni degli strumenti (in “Dro” si unisce anche il sax di
Cristiano Arcelli), mantenendo un abile equilibrio fra scrittura e
improvvisazione. Copellini è sfrontato com Booker Little, Pierantoni
agile come Bob Brookmeyer, Stermieri fuori da ogni convenzione nell’uso
dell’Hammond, Frisari capace di far superare alla batteria i ristretti
limiti del mero accompagnamento, di continuo creando, con energia e
urgenza espressiva, una forte tensione che si mantiene sino all’ultima
nota di ogni brano. In più la registrazione è ottima: equilibrio fra
suoni ben dettagliati e ampia scena. Aldo Gianolio
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