Friday, November 9, 2018

Beppe Scardino - BS10 Live in Pisa (AUAND RECORDS November 9, 2018)


Expansion and unusual combinations in a nutshell


In his new album Italian sax player and composer leads a 10 piece ensemble

Italian sax player and composer Beppe Scardino aims at recapping his career in his new album “BS10 - Live in Pisa” – in doing so, he mobilizes many colleagues to expand the soundscape as much as possible. Out in November on Auand Records, this challenging live recording is a summary of his artistic path, Scardino says: «I was looking for a summary of what I experienced over the years, ranging from rock to jazz. At the same time, I aimed at creating a contrast between acoustic and electric/electronic. The opportunity to have six brass instruments was exciting. I was ready to write extensively, while finding enough room for each musician: putting the collective improvisation first, and having solos for everyone.»

A generous dose of writing couldn’t be enough: a key element of the album is the inspiration and technique of such colleagues as Dan Kinzelman (tenor sax, bass clarinet), Piero Bittolo Bon (alto sax, bass clarinet), Mirko Cisilino (trumpet), Mirco Rubegni (trumpet), Glauco Benedetti (tuba), Gabrio Baldacci (guitar), Simone Graziano (Fender Rhodes, synth), Gabriele Evangelista (double bass) e Daniele Paoletti (drums, electric drums, effects), besides baritone sax and bass clarinet played by Beppe Scardino himself, who composed the entire track list. All the ensemble needed was a good chance which came with Francesco Mariotti (Pisa Jazz Festival) – he believed in the project and supported it, having their show in Pisa recorded live in 2017.

The result is an extremely varied music: orchestra-like parts and wall of sounds, swing moments and tributes to both music and sports masters. And even when the sound becomes dense and thick, it’s still far from free. «I wrote some compositions for this band, and added some previously unreleased material from the last couple years. Even if it might sound otherwise, every track has a guideline, a core idea to improvise around: it could be chord changes, riffs or even one note – it’s the case of the D flat, the lowest note for a baritone sax, that lies underneath “Tre”.»

The opening track “Agosto14” highlights the chromatic range of the 10 piece ensemble, followed by the easygoing “One For KD” and what could be considered the darkest track in the album, “Tre”.

«There are unusual instrument combinations that I’ve been longing to experiment for years: generally speaking, an electroacoustic/electronic rhythm section as opposed to a large brass section. And also two trumpets plus tuba, or the three bass clarinets, or even electronic drums and brass. I pretended I was writing for sci-fi movies (who didn’t?) and I think this can be heard. But I’m also quite proud of how another track turned out: it’s dedicated to the NBA player Kevin Durant. I imagined him dribbling among his opponents, and thought about the rhythm created by the basketball bouncing on the floor.

It’s fast and quite tricky, possibly the most difficult track to play – we had a tough nut to crack!» In the end, he adds, «like it or not, I’m happy this music represents me.»



Come quando si spargono tutti gli appunti sul tavolo prima di tirare le somme di un lavoro intenso, Beppe Scardino ha rovesciato nel suo nuovo disco “BS10 - Live in Pisa” gli elementi importanti di questi anni di carriera, circondandosi di un alto numero di fidati colleghi che gli permettesse di estendere al massimo lo spazio sonoro a disposizione. Il nuovo album, in uscita a novembre per Auand Records, è un progetto ambizioso, perché attraverso l’espansione il sassofonista punta in realtà a una sintesi, come spiega lui stesso: «Cercavo una sintesi di quello che mi è passato addosso negli anni, dal rock al jazz. Ma anche un’antitesi tra acustico ed elettrico/elettronico. Mi esaltava l’idea delle possibilità di sei fiati. Volevo scrivere molto, dando comunque spazio ai musicisti: privilegiare i momenti di improvvisazione collettiva e lasciare anche momenti solistici per tutti». 

Per un’impresa come questa non avrebbe potuto essere sufficiente una generosa dose di scrittura: occorrevano anche tutto l’estro e la tecnica di colleghi come Dan Kinzelmann (sax tenore, clarinetto basso), Piero Bittolo Bon (sax alto, clarinetto basso), Mirko Cisilino (tromba), Mirco Rubegni (tromba), Glauco Benedetti (tuba), Gabrio Baldacci (chitarra), Simone Graziano (Fender Rhodes, synth), Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Daniele Paoletti (batteria e batteria elettronica, effetti), oltre ovviamente al sax baritono e al clarinetto basso di Beppe Scardino, che ha firmato tutte le composizioni. Mancava solo un’occasione, arrivata grazie a Francesco Mariotti di Pisa Jazz, che ha creduto nel progetto e offerto il suo sostegno per la realizzazione dell’album, registrato dal vivo durante il festival toscano nel 2017. 

Il risultato è una pasta sonora estremamente varia: parti quasi orchestrali e muri di suono, scatti rumoristici e momenti swinganti, tributi ideali a giganti musicali e sportivi, ma sempre con una linea guida: anche quando il magma sonoro si fa più denso, rimane comunque distante dal free. «Ho composto alcuni brani appositamente per questo gruppo, altri erano brani inediti degli ultimi due o tre anni. Anche se potrebbe non sembrare – aggiunge Scardino – tutti i pezzi hanno una traccia, un’idea su cui improvvisare: ci sono giri armonici, riff, o anche solo una nota (per esempio il re bemolle, la nota più bassa del sax baritono, che giace per tutta la durata di “Tre”). ».

Lo spettro cromatico del tentetto viene fuori già ampiamente nella traccia di apertura, “Agosto14”, passa per la scanzonata “One For KD” e attraversa “Tre”, forse il brano più dark del progetto. «Ci sono alcune combinazioni strumentali che volevo da tempo provare: in generale una sezione ritmica elettroacustica/elettronica contrapposta a un’ampia sezione fiati.

Ma anche la doppia tromba e la tuba, i tre clarinetti bassi insieme, e ancora la batteria elettronica e i fiati. In molte parti ho immaginato di scrivere musica per un film di fantascienza (chi non lo ha fatto, del resto?), e penso che questa ispirazione si senta. Sono molto fiero di un brano meno sci-fi che ho dedicato al giocatore NBA Kevin Durant: me lo sono figurato mentre palleggia tra gli avversari e ho pensato a una musica al ritmo del pallone da basket che rimbalza sul parquet.

Non poteva che essere un brano veloce e non poco arzigogolato: il brano più difficile, ci ha dato non poche gatte da pelare». E se il tentetto ha accettato questa e le altre sfide del progetto, più in generale, conclude Scardino, «sono contento del fatto che questa musica, piaccia o no, mi rappresenti».


Beppe Scardino baritone sax, bass clarinet
Dan Kinzelman tenor sax, bass clarinet
Piero Bittolo Bon alto sax, bass clarinet
Mirko Cisilino trumpet
Mirco Rubegni trumpet
Glauco Benedetti tuba
Gabrio Baldacci guitar
Simone Graziano fender rhodes, synth
Gabriele Evangelista double bass
Daniele Paoletti drums, electronics

01 Agosto 14
02 One For KD
03 1001
04 Verticamera
05 Tre
06 Patchouli
07 Giant Steps GS II

Produced by Beppe Scardino for Pisa Jazz
Executive Producer: Marco Valente
Recorded at Teatro Sant’Andrea, Pisa – Italy
Engineer: Aldo de Sanctis
Cover Photo: Piero Bittolo Bon